Premessa: se si ama un genere letterario, occorre esplorarlo tutto, nelle zone alte e in quelle medie giù fino all'ultimo piano. Dunque, amando la letteratura fantastica, ho nei miei scaffali Borges e Ramsey Campbell, Landolfi e Robert Silverberg, Ballard e Robert McCammon, Harlan Ellison (che la Dea lo conservi) e Ariosto. Qui bisognerebbe intendersi, evidentemente, sul significato di letteratura fantastica, e un paio di anni fa, in questo blog, abbiamo compilato insieme una lista di letture molto ampia quanto parziale. Sulla definizione, a ogni modo, continuo ostinatamente a rimandare a quanto scrisse Stephen King nell'insostituibile Danse Macabre (ripubblicatelo!):

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