Tim Parks si pone e pone un bel po' di domande interessanti nel suo "Di che cosa parliamo quando parliamo di libri", fresco d'uscita per Utet. Nella corsa della giornata (una trasmissione, un articolo, una malefica riunione di condominio incombente), ne scelgo una.

"Abbiamo proprio bisogno di questa intensificazione del sé che offrono i romanzi? Davvero ne abbiamo più bisogno che in passato? Credo di no. Se ponessimo la questione, per esempio, a un prete buddista, probabilmente ci risponderebbe che è proprio questa illusione dell'individualità a rendere infelici tanti occidentali.

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