Questa mattina, in autobus, cercavo di individuare l'immagine che provasse almeno a interpretare quello che vivo come lo stato delle cose, a oggi. Intendo per stato delle cose un insieme di situazioni, che vanno dal linciaggio di Ignazio Marino al risentimento immobile verso il potere (qualunque forma di potere: politico, editoriale, mediatico, persino privato) e all'inconsapevolezza montante di come la nostra presa di posizione verso quel potere venga sollecitata a fini pubblicitari. Più rabbia, più click. Una storia che dovrebbe essere vecchia, ormai, e che eppure tocca corde così profonde da non farci reagire.

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