Fra la Chiesa e i libri è sempre esistito qualche problema. Che si riteneva superato, evidentemente. Anche se, secondo l’Odan (Opus Dei Awareness Network) i testi che la Chiesa metteva all’indice sino al 1948 sarebbero ancora proibiti dall’Opus Dei. Qualche esempio: le opere di Zola e di Benedetto Croce, la gran parte di Gabriele D’Annunzio e di Ugo Foscolo, La critica della ragion pura di Kant, e poi testi di Spinoza, Voltaire, Rousseau, Hugo, Stendhal. Qualche anno fa, mi è capitato di parlare con Giuseppe Corigliano, portavoce dell’Opus Dei, che ha smentito: “Avendo la Chiesa abolito l’indice, l’Opera non potrebbe mai riproporlo.

Leggi tutto