Nei giorni scorsi ho aderito all’appello promosso da Umberto Eco e altri autori, non solo di Bompiani. Lo trovate qui sotto. Vorrei aggiungere solo alcune considerazioni. Primo. La situazione che si è venuta a creare non nasce all’improvviso. Che ci sia un serissimo problema nel sistema editoriale italiano è faccenda che noi cassandre si ripete da anni. Si deve, certo, sia alla crisi economica generale sia alla disaffezione dei lettori attratti da altro (lettura in rete, attività ludica su smartphone, anche autopubblicazione, e dunque scrittura che esclude la lettura di testi altrui, e succede più di quanto si creda).

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