“La lingua non è qualcosa di astratto, ma di performativo, che cambia davvero le relazioni e la realtà. Il tabù morale ci rendeva consapevoli che quello che si dice si può anche realizzare. Ma non esiste più”

L'articolo La Russa, Sgarbi, Facci. La linguista Cavagnoli: “Le parole riflettono la perdita di etica” proviene da Il Fatto Quotidiano.

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