imageCircola su facebook questo articolo, che sostiene che tale Michael Hunter, dell’Università di Sheffield (UK), avrebbe dedicato una ricerca scientifica a

tutti gli uomini che non ascoltano le proprie mogli o compagne e che fino ad oggi hanno cercato una scusa per metterle a tacere.

Ora, grazie a Michael Hunter, questi poveri uomini vessati dall’insopportabile tendenza femminile ad esprimersi verbalmente

potranno mostrare che il problema è da individuare nella costituzione biologica del cervello e della voce della donna. Per questo, il cervello dell’uomo si stanca quando sente la voce di una donna

(ma non ha problemi con la voce maschile, guarda un po’).

A causa della particolare struttura del cervello umano e causa dei “toni più complessi” della voce femminile, le donne, per riuscire a intrattenere una conversazione con il partner, debbono cercare di essere “leggere”:

Provate a parlare con intervalli di tempo piccoli. Forse, così, riuscirete a farvi ascoltare. In caso contrario, il vostro uomo penserà che parlate troppo.

Se state zitte, naturalmente, è meglio.

Non è colpa dell’uomo: è la biologia, è la voce femminile…

Ebbene, ovviamente ho fatto delle ricerche (ve l’ho detto tante volte: diffidate di quegli articoli che non riportano il titolo dello studio scientifico e i riferimenti per reperire il lavoro originale) e ho rintracciato il vero studio del Dott. Hunter, che ovviamente racconta tutta un’altra storia. Eccolo qua.

Lo traduco per voi:

Gli scienziati dell’Università di Sheffield hanno spiegato le differenze nel modo in cui il cervello maschile interpreta le voci maschili e femminili, differenze che spiegano perché le persone che soffrono di allucinazioni quando sentono le voci sentono quasi sempre una voce maschile. La ricerca getta anche una nuova luce sul modo in cui il cervello elabora le voci, producendo un “volto acustico”, che ha la funzione di permettere alle persone di determinare l’aspetto fisico di qualcuno basandosi esclusivamente sui suoni che emette.

Il documento, pubblicato online in NeuroImage, descrive come gli scienziati hanno studiato le scansioni cerebrali di 12 uomini mentre ascoltavano voci maschili e femminili. Si pensa che le differenze sorprendenti nel modo in cui il cervello le interpreta dipenda dal fatto che le voci femminili causano attività nella sezione uditiva del cervello mentre l’attività vocale maschile attiva scintille nell’ ‘occhio della mente’, collocato nella parte posteriore del cervello.

Il dottor Michael Hunter, del gruppo del professor Peter Woodruff presso il Dipartimento di Psichiatria e la Divisione di Medicina Genomica presso l’Università di Sheffield e co- autore dello studio, spiega: “Le voci permettono al cervello di determinare diversi fattori circa l’aspetto di una persona, compreso il sesso, la taglia e l’età. Sono uno strumento molto più complesso di quanto la maggior parte della gente pensi e sono estremamente importanti per determinare l’identità di qualcuno senza vederlo”.

“La voce femminile è in realtà più complessa della la voce maschile, a causa delle differenze che esistono tra donne e uomini nella dimensione e nella forma di corde vocali e laringe, e a causa del fatto che le donne hanno una ‘melodia’ naturale nelle loro voci. Tutto questo fornisce alla voce femminile una gamma più complessa di frequenze sonore di quella maschile.

Quando un uomo sente una voce femminile, si attiva la sezione acustica del suo cervello che ne analizza i diversi suoni, al fine di “leggere” la voce e determinare il “volto acustico”.

Quando gli uomini sentono una voce maschile, la parte del cervello che elabora l’informazione è invece quella collocata verso la parte posteriore del cervello, colloquialmente nota come ‘occhio della mente’. Questa è la parte del cervello che mette a confronto le esperienze con se stessi: quindi, mentre ascolta, l’uomo paragona la propria voce con la nuova voce per determinare il sesso di chi parla.

Le persone che sentono voci allucinatorie di solito sentono voci maschili. Gli psichiatri ritengono che queste allucinazioni uditive si generano quando il cervello si attiva spontaneamente, creando la falsa percezione di una voce. La ragione per cui queste voci sono di solito di sesso maschile potrebbe essere spiegato dal fatto che la voce femminile è tanto più complessa che il cervello trova molto più difficile creare con precisione una falsa voce femminile che una falsa voce maschile. Questa ricerca potrebbe anche spiegare perché le voci femminili sono considerate più chiare delle voci maschili. Potrebbe essere connesso al fatto che le voci femminili sono interpretate nella parte uditiva del cervello, quindi vengono più facilmente decodificate.”

Riassumendo: non c’è proprio nulla nella ricerca del Dottor Hunter (e del Professor Peter Woodruff) sul fatto che le voci femminili risultino insopportabili al cervello dell’uomo per via della loro “complessità”.

Pertanto, signori: nel caso cerchiate una scusa per mettere a tacere la vostra compagna o vostra moglie, non potete fare appello alla biologia, alle risonanze magnetiche nucleari o all’Università di Sheffield.

Per le signore, invece: se cercate una scusa per non aver ascoltato un uomo che vi stava dicendo qualcosa, potete sostenere che, poiché soffrite di allucinazioni uditive, eravate convinte che si trattasse un persecutore immaginario.

Ai miei lettori:

Se vuoi diventare un vero cercatore della verità, almeno una volta nella tua vita devi dubitare, il più profondamente possibile, di tutte le cose.(René Descartes,Discorso sul metodo, 1637)

Per approfondire:

la ricerca “Male and female voices activate distinct regions in the male brain” su Pubmed

Leggi tutto... http://ilricciocornoschiattoso.wordpress.com/2014/03/04/bufale-sessiste/