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- Categoria: Lia Diperi
- Pubblicato: 03 Novembre 2013
Annette Lévy-Willard, giornalista di LIBÉRATION
Il manifesto dei 343 bastardi (con riferimento alla lettera aperta firmata nel 1971, da 343 donne a favore dell’aborto) sottotitolato “ Non toccate la mia puttana” sarà pubblicato nel prossimo numero della rivista francese, Causeur, a sostegno della non penalizzazione della prostituzione Tra i 343 uomini francesi che hanno firmato questo manifesto vi sono tra gli altri lo scrittore Frédéric Beigbeder, il giornalista Eric Zemmour, il drammaturgo Nicolas Bedos e l’avvocato di Dominique Strauss-Kahn, Richard Malka.La parola d’ordine che difende nel manifesto, questo gruppo di ‘intellettuali’ francesi è”non toccate la mia puttana” rivendicando il diritto inalienabile di andare a prostitute, senza che nessuno li disturbi.Il documento ha suscitato un’enorme polemica e la rabbia del governo di François Hollande . “ Le 343 puttane chiedevano di disporre del proprio corpo, i 343 stronzi chiedono di disporre del corpo delle altre. Non meritano ulteriore commento “, ha dichiarato la portavoce dell’Esecutivo, Najat Vallaud-Belkacem e ministra dei Diritti delle Donne. Non è stata l’unica.
“E ' completamente fuori dal contesto il riferimento al manifesto delle 343 " ha rimproverato Morgane Merteuil, portavoce del Sindacato del lavoro sessuale. Questi 343 firmatari non sono per niente sovversivi. Sappiamo che la maggior parte utilizza i servizi delle prostitute e hanno sempre il loro tornaconto”.La femminista militante Anne Zelensky, che firmò il manifesto del 1971, ha denunciato “ un perverso gioco di destrezza in cui la libertà è messa al servizio della difesa della schiavitù . " “ Siamo seri, non è un piacere aprire le gambe alla domanda, più volte il giorno”.Annette Lévy-Willard, ha scritto su Liberation, un articolo in risposta al documento:Io adoro gli uomini moderni, così chic, quelli che hanno il coraggio di bagnarsi, di stare in prima linea, che non hanno paura di essere in prima pagina, e sotto gli occhi innamorati delle telecamere – è un’arte – che non temono di attaccare la vaghezza del politicamente corretto, di aprirsi un varco tra le orde femministe.
Sono combattenti, questi uomini, veri; d’altronde, dal loro manifesto dei “343 bastardi”, lo scrivono anche, non ci sono dubbi. “ Noi siamo uomini”, annunciano.
Perché non hanno precisato nel testo “ E abbiamo i coglioni”? Perché è di questo che si parla, della loro giusta lotta per mantenere un diritto (dell’uomo) fondamentale in tutte le società umane: il diritto di andare a puttane.
Quanto sono moderni, i nostri Beigbeder, Zemmour e Bedos (junior), essi sanno come si fa una buona campagna pubblicitaria: riprendi due manifesti storici “politicamente corretti” e li dirotti per provocare. So hip darling. Il più vecchio, il più dozzinale, è ovviamente il “Manifesto delle 343 troie”, pubblicato nel 1971. Quelle famose donne che dichiararono di aver abortito, quando ancora era un crimine nel vecchio codice francese, nella speranza di promuovere il diritto delle donne ai loro corpi, alla contraccezione all’aborto. Invece, di farsi macellare in qualche laboratorio clandestino.
Un colpo mediatico che stavolta, serve a qualcosa. Allora, bene, si ruba un’idea e la riconsegniamo da veri uomini moderni. Ragazzi così brillanti!
Un altro manifesto storico: dopo le donne, il razzismo. Si ruba l’idea stupidamente cattolica di “ Non toccate il mio amico”, et voilà, yes we got it !
Si fregano idee progressiste e si rivoltano come calzini reazionari per la difesa dei nostri coglioni minacciati. Questo manifesto sarà pubblicato, la prossima settimana nel mensile Causeur, “ Non toccate la mia puttana! Il manifesto dei 343 bastardi”, firmato dagli uomini moderni della Francia del XXI secolo, Frédéric Beigbeder, Eric Zemmour, Nicolas Bedos, Richard Malka (avvocato di DSK, che non ha firmato…).
L’inaudita audacia che caratterizza quest’avanguardia del pensiero è il risvegliare la Francia, prima che commetta l’irreparabile con una legge (peraltro discutibile) che penalizza il cliente. E’ una persecuzione! Lo sventurato non è in piedi al freddo, nudo, in tangenziale, sorvegliato dal pappone. E’ un drive-in, il cliente ferma, il suo macinino, abbassa il finestrino e comanda e oltre a pagare, che è già una sofferenza, dovrebbe correre il rischio di una multa e del carcere?
All’improvviso, mi domando perché questi uomini moderni, che io adoro, sembrano ritornare sui loro passi: è il mestiere più antico del mondo ... è dunque così la natura? Sin dai tempi antichi
Ok, le cose sono cambiate, esse prendono la pillola, hanno il diritto di voto, lo stupro è un crimine, ma… lasciamole il mestiere più antico del mondo. Per favore!
Queste storie femministe, di pillole e preservativo, ci rompono (è il caso di dire), dichiarano negli articoli o, meglio, davanti alle telecamere, sperando di colpirle, lasciateci godere senza intralci - ancora una volta, la parola d'ordine della liberazione sessuale per tutti, rubata. Siamo in una democrazia, dicono, proteggiamo la nostra libertà. Nostra fraternità. Nostra uguaglianza.
Io sono a favore.
Ragazzi siate coraggiosi, difendete valorosamente i nostri valori di libertà e di uguaglianza a rischio della vostra salute. Voi avete la libertà di andare questa sera al bois de Boulogne, lavorare su un piano di parità, con tutte le ragazze (e non solo) andate con loro, le vostre amiche puttane, fate uno o più pompini ai camionisti, che vi regaleranno qualche biglietto come semplice scambio commerciale.
Just do it.
http://www.liberation.fr/societe/2013/10/30/allez-les-salauds-tous-au-bois-de-boulogne_943475Qui, la risposta ( in francese) di Nicole Muchnik,la prima "salope" firmataria dell'originario manifesto delle 343 salopes del 1971.http://tempsreel.nouvelobs.com/societe/20131031.OBS3572/la-premiere-salope-repond-aux-343-salauds.html
“E ' completamente fuori dal contesto il riferimento al manifesto delle 343 " ha rimproverato Morgane Merteuil, portavoce del Sindacato del lavoro sessuale. Questi 343 firmatari non sono per niente sovversivi. Sappiamo che la maggior parte utilizza i servizi delle prostitute e hanno sempre il loro tornaconto”.La femminista militante Anne Zelensky, che firmò il manifesto del 1971, ha denunciato “ un perverso gioco di destrezza in cui la libertà è messa al servizio della difesa della schiavitù . " “ Siamo seri, non è un piacere aprire le gambe alla domanda, più volte il giorno”.Annette Lévy-Willard, ha scritto su Liberation, un articolo in risposta al documento:Io adoro gli uomini moderni, così chic, quelli che hanno il coraggio di bagnarsi, di stare in prima linea, che non hanno paura di essere in prima pagina, e sotto gli occhi innamorati delle telecamere – è un’arte – che non temono di attaccare la vaghezza del politicamente corretto, di aprirsi un varco tra le orde femministe.
Sono combattenti, questi uomini, veri; d’altronde, dal loro manifesto dei “343 bastardi”, lo scrivono anche, non ci sono dubbi. “ Noi siamo uomini”, annunciano.
Perché non hanno precisato nel testo “ E abbiamo i coglioni”? Perché è di questo che si parla, della loro giusta lotta per mantenere un diritto (dell’uomo) fondamentale in tutte le società umane: il diritto di andare a puttane.
Quanto sono moderni, i nostri Beigbeder, Zemmour e Bedos (junior), essi sanno come si fa una buona campagna pubblicitaria: riprendi due manifesti storici “politicamente corretti” e li dirotti per provocare. So hip darling. Il più vecchio, il più dozzinale, è ovviamente il “Manifesto delle 343 troie”, pubblicato nel 1971. Quelle famose donne che dichiararono di aver abortito, quando ancora era un crimine nel vecchio codice francese, nella speranza di promuovere il diritto delle donne ai loro corpi, alla contraccezione all’aborto. Invece, di farsi macellare in qualche laboratorio clandestino.
Un colpo mediatico che stavolta, serve a qualcosa. Allora, bene, si ruba un’idea e la riconsegniamo da veri uomini moderni. Ragazzi così brillanti!
Un altro manifesto storico: dopo le donne, il razzismo. Si ruba l’idea stupidamente cattolica di “ Non toccate il mio amico”, et voilà, yes we got it !
Si fregano idee progressiste e si rivoltano come calzini reazionari per la difesa dei nostri coglioni minacciati. Questo manifesto sarà pubblicato, la prossima settimana nel mensile Causeur, “ Non toccate la mia puttana! Il manifesto dei 343 bastardi”, firmato dagli uomini moderni della Francia del XXI secolo, Frédéric Beigbeder, Eric Zemmour, Nicolas Bedos, Richard Malka (avvocato di DSK, che non ha firmato…).
L’inaudita audacia che caratterizza quest’avanguardia del pensiero è il risvegliare la Francia, prima che commetta l’irreparabile con una legge (peraltro discutibile) che penalizza il cliente. E’ una persecuzione! Lo sventurato non è in piedi al freddo, nudo, in tangenziale, sorvegliato dal pappone. E’ un drive-in, il cliente ferma, il suo macinino, abbassa il finestrino e comanda e oltre a pagare, che è già una sofferenza, dovrebbe correre il rischio di una multa e del carcere?
All’improvviso, mi domando perché questi uomini moderni, che io adoro, sembrano ritornare sui loro passi: è il mestiere più antico del mondo ... è dunque così la natura? Sin dai tempi antichi
Ok, le cose sono cambiate, esse prendono la pillola, hanno il diritto di voto, lo stupro è un crimine, ma… lasciamole il mestiere più antico del mondo. Per favore!
Queste storie femministe, di pillole e preservativo, ci rompono (è il caso di dire), dichiarano negli articoli o, meglio, davanti alle telecamere, sperando di colpirle, lasciateci godere senza intralci - ancora una volta, la parola d'ordine della liberazione sessuale per tutti, rubata. Siamo in una democrazia, dicono, proteggiamo la nostra libertà. Nostra fraternità. Nostra uguaglianza.
Io sono a favore.
Ragazzi siate coraggiosi, difendete valorosamente i nostri valori di libertà e di uguaglianza a rischio della vostra salute. Voi avete la libertà di andare questa sera al bois de Boulogne, lavorare su un piano di parità, con tutte le ragazze (e non solo) andate con loro, le vostre amiche puttane, fate uno o più pompini ai camionisti, che vi regaleranno qualche biglietto come semplice scambio commerciale.
Just do it.
http://www.liberation.fr/societe/2013/10/30/allez-les-salauds-tous-au-bois-de-boulogne_943475Qui, la risposta ( in francese) di Nicole Muchnik,la prima "salope" firmataria dell'originario manifesto delle 343 salopes del 1971.http://tempsreel.nouvelobs.com/societe/20131031.OBS3572/la-premiere-salope-repond-aux-343-salauds.html
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