(Questo l'ho scritto per il Messaggero di Sant'Antonio)

Entrare nell'auditorium di una scuola e trovarsi davanti seicentocinquanta ragazzi in silenzio è un'emozione che somiglia molto a quella che si prova davanti a certi scenari naturali fuori misura, quando "portento" e "spavento" si rivelano parole dal significato non del tutto separabile. Invidio chi lavora a scuola

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