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- Categoria: Giovanna Cosenza
- Pubblicato: 20 Gennaio 2014
Mi scrive Daniela per chiedermi di commentare un presunto servizio online del Comune di Roma. Credo che il commento possa ridursi a una sola parola: figuraccia.
Archiviato in:nuovi media Tagged: Comune di Roma, nuovi media, servizi online«Buongiorno Professoressa Cosenza, sono una ex studentessa di Scienze della Comunicazione e una lettrice del suo blog. Volevo segnalare un problema comunicativo (e non solo) sul sito del Comune di Roma e chiedere un suo commento.
Ero andata sul sito per l’iscrizione alla scuola materna di mia figlia, la notizia dell’uscita del bando era in primissimo piano sulla Home e evidenziata come novità perché quest’anno “la domanda si fa esclusivamente via internet, attraverso i nostri servizi online”. Non è la prima volta che faccio una registrazione on line cui segue l’invio di un pin di riconoscimento per accedere ai servizi, ciò che mi ha lasciata perplessa è che dopo aver compilato il form con l’indicazione della e-mail, i miei dati anagrafici, tipo e numero di documento di identità, data di emissione e di scadenza dello stesso e ente emittente, bisogna stampareil modulo di richiesta dell’identificativo personale, firmarlo e spedirlo insieme alla fotocopia del documento di identità per fax, per e-mail o per posta tradizionale al Comune di Roma. L’identificativo (i codici alfanumerici) per poter accedere al bando, sarà a sua volta spedito per posta.
Tra quello che il sito del Comune di Roma annuncia (l’interattività) e la sua reale messa in atto c’è un gap non indifferente. L’immagine ce ne esce fuori è, a mio avviso, quella di un ente non in linea con le nuove tecnologie e dunque un tentativo mal riuscito di snellire processi burocratici. Persino l’Inps dispone di una modalità di registrazione meno arzigogolata. Cosa ne pensa? Cordiali saluti, Daniela Falco»
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