Immaginate una casa della vecchia Roma. Di accedervi salendo scale scalcagnate, sempre più in alto, oltre l’ultimo piano. In quella piccola abitazione sui tetti, da dove si potevano vedere i ruderi di Piazza Argentina si riunivano giovani ribelli degli anni 60-70. Quelli e quelle che volevano fare la rivoluzione, altri indecisi sul da farsi, gli ideologhi, studenti e lavoratori, insieme, in attesa che il futuro li accogliesse. E immaginate di ascoltate la voce di Giovanna Marini che li accompagnava in quel pezzo di storia.

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