Pancioni. Neonati. Seni che allattano. Sono le immagini della campagna «ama nutri cresci», che promuove un corretto stile di vita durante e dopo la gravidanza. Immagini che Facebook ha censurato,  perché evocano scene di nudo, mostrano eccessivamente il corpo, hanno contenuto esplicitamente sessuale. «Di chi abbiamo paura?» Questo il titolo della lettera aperta che la Fondazione Giorgio Pardi (attraverso il segretario Generale, Sabino Maria Frassà, e il Presidente, Nicoletta Corbella Pardi) ha scritto a Facebook Italia, con la richiesta di un chiarimento sui limiti alla libertà di espressione e la responsabilità sociale di un mezzo di comunicazione da 30 milioni di iscritti.

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