Gli orologi di casa segnano due ore: quella italiana e quella di Bangalore. È lì, in India, che vive e lavora mio marito. Tornerà a marzo, dunque a breve. È andata bene: la volta precedente è stato lontano per quattro lunghissimi mesi, da agosto a dicembre.  Era partito che indossavamo ancora i costumi da bagno, al suo ritorno addobbavamo l’albero di Natale. Nonostante a Bangalore faccia sempre caldo, si era premurato di mettere in valigia un paio di maglioni: la scaltrezza di chi  viaggia spesso e sa  di dover sempre considerare la stagione che troverà al rientro.

Leggi tutto