L’amicizia tra Natalie e Annabelle si chiude in una sera di primavera a New York. «Io e Natalie parlavamo quasi tutti i giorni. Selezionai il suo numero ed esclamai sorridente: “Ho venduto il mio libro”. Lei rispose: “Hanno di nuovo diagnosticato il cancro al seno a mia sorella”». Un processo comunicativo sbagliato, l’urgenza di comunicare un successo che si scontra con una notizia più importante, spropositatamente più importante. «Aveva fretta di chiudere la telefonata ma io, senza riflettere, le parlai della cifra che avrei accettato per quel progetto.

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