Mi sembra di trovarmi in un scena del romanzo distopico Il racconto dell’ancella (The Handmaid’s Tale) della Margaret Atwood che nel 1985 immaginava un mondo futuro dove, rispetto alla modernizzazione, all’emancipazione, alla libertà femminile, aveva riacquistato terreno la «dittatura» maschile e lo schiavismo femminile, o meglio, la subordinazione di un genere all’altro.

Nella storia della sua protagonista, un’ancella che doveva ubbidire al suo padrone, si racconta di quello che era tornato ad essere il normale modo di «convivenza civile», anche se come forma dittatoriale.

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