Sul fondo della quinta in legno c’è Porta Felice. Sui due lati si aprono i palazzi di Palermo. Teresa Mannino sul palco, sola, racconta di sé, della sua infanzia, delle gite al mare in Cinquecento. La mamma e la zia davanti, i cugini e gli amici stipati dietro. «E a un certo punto non capivi più dove finiva la simil-pelle dei sedili e dove cominciava quella vera di pelle, la tua». «Sono nata il Ventitrè» è il titolo del suo ultimo spettacolo (che sta portando in tournée, dal 10 febbraio sarà all’Ambra Jovinelli di Roma), un monologo con spazio al dialogo con il pubblico, che poi significa battute e qualche carezzevole presa per i fondelli.

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