Non sapevo bene cosa aspettarmi, andando a vedere Carol, il nuovo film di Todd Haynes.

Giusto la trama: una relazione omosessuale tra due donne nell’America degli anni ’50.

Ah, sapevo anche che le due donne erano interpretate, rispettivamente, da Cate Blanchett e Rooney Mara. Con questi presupposti, il film poteva essere un sacco di cose. Poteva essere un inno all’amore sopra tutto o una feroce critica sociale, come tutt’e due le cose insieme; poteva essere metafora dei nostri tempi o affresco dei loro; poteva calcare la mano sull’aspetto emotivo della relazione tra le due, oppure su quello sociale, ponendocele in rivolta contro il mondo.

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