È incredibile la sottovalutazione generale — in particolare da parte degli uomini — dell’attacco di Colonia. Un atto ostile meno cruento ma non meno odioso dell’assalto a Charlie Hebdo che commemoriamo in questi giorni. Destinato a lasciare nella coscienza europea una ferita non meno profonda: perché pochi disegnano o leggono vignette irriverenti; ma tutti hanno una figlia o una persona cara che festeggia Capodanno in una grande città. E la libertà che è stata negata e vilipesa in una delle piazze simbolo dell’Europa — la piazza della più importante cattedrale tedesca — non è meno cruciale della libertà d’espressione colpita un anno fa in Francia.

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