A 37 anni, con diverse soddisfazioni nel cassetto (al posto dei sogni irrealizzati), un compagno, una prima figlia, più un casale nell’alto Lazio: sì, si può anche cambiare vita. Avere un secondo figlio. E con la metropoli alle spalle, ridere dei negozi che fanno la pausa pranzo di tre ore. È tutta una questione di prospettive, dice Alessandra. Ecco la storia di oggi di workHer su donne e lavoro.

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