Daniele ha 17 anni, i capelli arruffati, lo sguardo è una sassata. Figlio di un mondo che, per lui, non ha mai avuto discese. Ha un leggero tic che lo porta a tirare su il collo. Si stropiccia con pollice e indice alternativamente il mento e una tasca dei jeans logori. Trendy? No, arrivano dalla Caritas. «Ma cosa hai da guardare?» mi dice con accento marcato del nord Sardegna. La madre, 35 anni, ha un passato, un presente e un futuro, non si sa per quanto, in strada.

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