«Chi è la ragazza più bruttina di New York? Una grande opportunità l’attende. Un chirurgo plastico si è offerto di lavorare su di lei e farne una vera bellezza. Spediteci la vostra foto: giudici competenti la valuteranno». È il 1924 quando questo annuncio appare sul New York Daily Mirror. La chirurgia estetica è una pratica ancora giovane, ma ad altissimo tasso di seduzione. Il mondo sta cambiando, le donne stanno cambiando: a partire dagli Anni 20 e 30 le consumatrici americane, e non solo loro, cominciano a sentirsi dire che «la grazia e la bellezza non sono più un semplice dono, di cui si è più o meno dotate alla nascita, ma una risorsa su cui investire sulla base del diritto-dovere di piacere agli altri», riassume Rossella Ghigi, sociologa, in Per piacere.

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