Nella classe terza elementare di mio figlio è stato segnalato un caso di pidocchi. È già successo, più o meno una o due volte all’anno. La rappresentante manda una mail a tutte le famiglie per avvisare e conclude ringraziando «i genitori dell’alunno per la gentile segnalazione». Il nome e il cognome vengono omessi per evitare ripercussioni di vario genere, una flebile protezione dettata dal buonsenso. I genitori più combattivi e attenti, tuttavia, si sentono in diritto-dovere di stracciare il velo dell’anonimato sottoponendo i figli a interrogatori polizieschi o scavando con fermezza presso tutta la popolazione di mamme, papà e tate all’uscita da scuola.

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