Non è infine giusto usare un luogo pubblico come un blog per parlare della propria malinconia. Dunque, userò altre parole pubbliche. Unbrano da Nero su nero di Sciascia su Virginia Woolf.

Una delle cose che più mi fece impressione nell'adolescenza, quando leggevo di tutto, continuamente, avidamente, ma già con un che di speculativo, con un'attenzione che propriamente speculava su come le cose erano scritte, su come sentimenti, pensieri e immagini restassero per sempre nella rete della scrittura; una delle cose che più mi impressionò, fu un breve capitolo di Virginia Woolf pubblicato nell'Almanacco della Medusa del 1934: Sulle lettere di Lord Chesterfield a suo figlio.

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