Questa mattina, svegliandomi, avevo in testa un ritornello che mia madre cantava spesso quando ero bambina, e che faceva "sedici anni, non devi pianger mai così". Da dove salti fuori, canzonetta?, mi sono chiesta. Ho digitato la ricerca, e ho trovato che era Nunzio Gallo a raccomandare alla fanciulla Non piangere perché/Il tuo tempo non ha incontrato il mio/Tu sei il domani/Io l'oggi che va. Gira al largo, suppongo, perché sei troppo piccola. Soddisfatta la curiosità, mi sono chiesta che razza di conti facciamo col passato, che sia quello lievissimo e per gli altri non significativo del ricordo personale, che sia quello comune.

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