Dopo quattro mesi, ho ripreso le mie due metropolitane e sono passata - son qui - a via Asiago. Straniamento è la parola giusta.  I miei passi si sono adeguati immediatamente all'abitudine, sapevo quando alzarmi perché la mia fermata stava arrivando, il mio corpo ricordava che all'uscita da Lepanto dovevo girare l'angolo tenendomi larga, perché regolarmente ci si scontra con qualcuno che arriva dall'altra parte, riconoscevo le facce, i negozi, i punti sconnessi del marciapiede. Entrare in radio è come non esserne mai uscita, se non fosse per il termoscanner e la mascherina e i gel.

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