Ho finito di leggere "Tornare a galla" di Margaret Atwood. E' il suo secondo romanzo, uscito nel 1972, dunque aveva 33 anni, ed è impressionante per costruzione narrativa, per linguaggio, per la capacità di tirarti in questo caso a fondo, in acque oscure, man mano che procede la storia della protagonista, che torna nell'isola sul lago dove ha vissuto da bambina sulle tracce del padre scomparso, e quel che infine conta è essere là, è essere dentro quella foresta, e lontana da un certo tipo di rapporti umani, esili, chiusi, egoisti.

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