Nell'estate del 1990 Rita Levi Montalcini querelò Vanity Fair, per un servizio corredato da una fotografia dove, oltre all'abito di Capucci con cui ritirò il Premio Nobel, spuntava, via fotomontaggio, la spalla nuda di una modella.  Rita Levi Montalcini chiese un risarcimento danni "pari alla somma investita per pubblicizzare, a piena pagina, la rivista sui maggiori quotidiani", somma che avrebbe devoluto all'Associazione italiana sclerosi multipla, da lei presieduta: "pur consapevole che ciò non potrà mai rappresentare un equo risarcimento del danno procuratomi con l' ignobile fotomontaggio e le false citazioni, ciò mi offrirà l'opportunità di esprimere pubblicamente il mio sdegno".

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