A margine di quel che avviene, si dibatte sui libri che trattano di epidemie, cominciando dal più famoso, "La peste" di Albert Camus, che scala le classifiche. Qualcuno sostiene che è un male, qualcun altro dice guai a scrivere di queste cose. Invece, già nel lontano 1988, Beniamino Placido sosteneva che è un bene: raccontare, come sapeva Shahrazàd, non solo intrattiene, ma educa. Ed è, oggi come ieri, indispensabile.

Com'è bello trovare da qualche parte, in qualche libro (dove, altrimenti?) la conferma di un' idea che era venuta in mente, ma che non si era certi di poter sostenere.

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