S'era sognato come se tutto il mondo fosse condannato a rimaner vittima d'una qualche malattia mortale, mai vista né sentita, che dal profondo dell'Asia avanzava in Europa. Fëdor Dostoevskij, Delitto e Castigo

Altri meglio di me intervengono in queste ore su come la vicenda in cui ci troviamo viene comunicata: Paolo Giordano sul Corriere della Sera, Licia Troisi sul suo blog, il bravissimo Giancarlo Manfredi sulla pagina di The Disaster Man, e via così. Vorrei provare a fare un ragionamento non tanto sulla comunicazione, ma sul linguaggio che viene usato.

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