"Appare quasi d’improvviso dopo una galleria, e fa meraviglia, sul cocuzzolo di un colle imponente e signorile allo stesso tempo. A vederla da lontano, dalla nuova superstrada, sembra quasi che a Camerino il terremoto non sia passato. A tradire questa prima impressione però è soprattutto la notte, quando le sparute luci della periferia lasciano spazio ad un buco nero al centro, in cima alla collina. Ed è proprio il suo cuore cittadino, dove il cotto si alterna alle tinte ocra e arancio dell’intonaco e alla pietra dei palazzi storici, che tutta la devastazione della città si palesa ancora agli occhi, due anni e mezzo abbondanti dopo il sisma.

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