"E' una mia vecchia convinzione - per carità nessuno me l’ha insegnata - che quando c’é da trattare una materia fantastica il linguaggio deve essere piano, semplice, lineare, quasi burocratico, cronistico insomma. Perché? Perché bisogna dare a questa invenzione fantastica la massima possibile consistenza realistica. Una prova di questo che dico è che tutti i grandi pittori del fantastico hanno dipinto sempre in forma molto precisa, quasi meticolosa, quasi leccata, quasi fotografica. Esempi: dal vecchio romantico tedesco Friedrich a Füssli, anche quello del secolo scorso, per arrivare fino ai nostri grandi surrealisti, primo fra i quali Giorgio De Chirico.

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