Qualche volta mi chiedo perché non ridiamo più molto (tutti, perché, giova ricordarlo, siamo tutti freaks sotto lo stesso tendone). Ghigniamo un bel po', ringhiamo, sfoderiamo gli artigli (non il famigerato "artiglio dell'opposizione" di cui parlava molti e molti anni fa Enrico Berlinguer  quando il Pci sostenne  il governo di solidarietà nazionale: l'artiglio-e-basta). Dunque, sono andata a ripescare un vecchissimo libro, pubblicato in Italia ben 26 anni fa da Flavio Pagano. Il libro è dell' inglese Hugh Vickers, che ha raccolto, catalogato, riscritto, abbellito e anche inventato (secondo il dichiarato principio per cui "se non è vero è ben trovato") una cospicua serie di sciagure operistiche dalla fine del secolo scorso agli anni Settanta.

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