Nei giorni che precedono la giornata contro la violenza sulle donne, a concentrarsi solo sulle discussioni che dalla cronaca scivolano nei social, abbiamo avuto: un esponente della sinistra che racconta soddisfatto di come la moglie abbia lasciato lavoro e luogo di provenienza per seguirlo, un celeberrimo editorialista che ha maldestramente sottolineato lo smanioso altruismo di una ragazza rapita, un ministro degli Interni che ha dato in pasto alla ferocia dei suoi seguaci un gruppo di studentesse. Questo per tacere (e non bisogna) delle morti, delle persecuzioni, dell'attacco reiterato alla 194, di quel che avviene a Verona  (qui un'ottima ricostruzione del Post).

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