"Dunque, giunto al limite del mondo, per me lo scopo non è di fronte, ma alle mie spalle: devo ritornare. Il mio viaggio è concluso, è ora di affrontare il ritorno: nella parola".

Due libri che ho amato leggere, fra gli altri, per le dirette di Mantova: Sergej Lebedev, Il confine dell’oblio, traduzione di Rosa Mauro, Keller. Perché affronta di petto la questione della memoria e della dimenticanza. L'uomo che arriva al limite del mondo, in Siberia, è quello che cerca la verità sul vecchio cieco che è stato un nonno per lui, e che due volte gli ha salvato la vita.

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