Questo è un breve post amaro e prepasquale. Soltanto per dire che in questi giorni Facebook si scatena e si accalora su polemiche letterarie che diventano quasi sempre una gara all'insulto reciproco. Un terzo di quella indignazione basterebbe per le storie che sono state raccontate qui da ottobre. Questo non è avvenuto e non avviene. E se una comunità letteraria ignora la ferita profonda di un paese, quella comunità letteraria ha poco senso. Buona Pasqua a chi vive nei paesi feriti.

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