31
Gen
2016
Siamo state in attesa tanti giorni, leggendo ogni giorno cosa si dice di Colonia. Che per chi scrive (fra le altre molte cose), altro non è che il banale debutto di una delle più tradizionali armi di conflitto: lo stupro contro le donne, sulla scena ufficiale e internazionale della (nuova) guerra trasversale e diffusa.Nel cuore delle città europee sono atterrate ormai da tempo le altrettanto tradizionali bombe, stupirebbe che il conflitto diffuso si limitasse a questo, rinunciando a uno dei suoi strumenti più atroci ed efficaci. Due anni fa fu presentata una mozione, al nostro Senato, contro questo diffuso crimine; chissà che ne è stato, poi. Tornando alle tante cose lette, la cosa che più stupisce, nelle decine e decine di articoli
29
Nov
2015
Parte oggi a Parigi la 21° Conferenza per il Clima. Per cui abbiamo già invitato a mobilitarsi. Ricordiamo, oggi, la manifetsazione a Roma [dalle h. 14 in Piazza Farnese, e concerto serale]. E invitiamo anche a riconoscere i veri focus del problema: e che l'aggravarsi del clima, l'aumento delle
14
Nov
2015
l’11 settembre fu dichiarazione di guerra all’America; il 13 novembre di Parigi è una dichiarazione (ufficiale) di guerra mondiale. All’1emezza del 14 novembre i morti prevedibili sono già oltre 150; ma la gravità di questo eccidio va ben oltre questi già spaventosi numeri. La gravità sta in un
Nel mondo modellato dal patriarcato le donne sono il diverso per eccellenza. Noi donne siamo escluse, in quanto donne e per definizione, da quella "Umanità" al maschile che considera se stessa monogenere. Partiamo da questa consapevolezza, per rilanciare l'appello che la Casa delle donne di Milano
17
Ago
2015
A Nusaybin, nella provincia di Mardin, le donne sono scese in piazza: Ekin Wan è la nostra resistenza nuda, dicono i cartelli della protesta, indetta dal gruppo femminile Congresso delle donne libere (KJA). Ekin Wan è il nome di battaglia della resistente curda Kevser Eltürk, barbaramente
08
Ago
2015
E così il nuovo CdA RAI conta 7 uomini e solo 2 donne, esattamente come il precedente. Anche questa volta nessun rispetto per la parità di genere, a conferma che i vecchi e sempreverdi criteri della spartizione politica vanno a braccetto con la discriminazione, al punto di non rispettare nemmeno la