Ricordati di te

Bisognerebbe fermarsi a sentire il proprio cuore battere, e ascoltare la perfezione del proprio corpo. Rimetti al centro te stessa! Questo ci dice Margherita, il suo è Un diario, che condivide con il lettore un percorso di rinascita. Il seme del cambiamento è cercare di capire perché ci accade – perché è vero, ci accade - di sentirci male alle volte, anche se all'apparenza abbiamo tutto. Imparare a leggere i segnali che ci indicano la nostra strada, e ammettere così che la responsabilità di ciò che ci accade è soltanto – o perlopiù - nostra. Margherita Pink, al secolo Monica Tiozzo, tenta di fermare il passante (dove passante è chi passa leggendo) provando a distoglierlo dai propri involuti pensieri, se chiusi nell'ego difensivo del "io sono fatto (o fatta) così". Questo piccolo libro è strutturato come un insieme di fogli tenuti insieme da post-it e disegni, graffette e punti volanti, e le citazioni o le frasi non sono nuove ma anzi sono dette, ridette, lette, rilette. Eppure qualcuno mi disse, tanto tempo fa, che ciò che importa e che ci forma nell'essere come siamo non va solo detto ma ripetuto - ed aggiunse - "personalmente ho bisogno di entrambe le cose quotidianamente". È questo in effetti che accade: molto spesso pensiamo di aver capito come fare per cambiare, cambiare davvero qualcosa nella nostra vita. Poi la zona di confort (tutto ciò che facciamo in automatico così da non dover ogni volta scegliere, impegnarci, sentirci responsabili) ci attrae più del cambiamento stesso, e finiamo per rimandare a domani, a quando avremo una qualifica più gratificante, a quando e se avremo un compagno o una compagna che più si completeranno a noi, o maggiore disponibilità economica per iniziare a fare volontariato eccetera. Il percorso più urgente da percorrere è unicamente quello davanti a noi, il primo che incontriamo: una lezione di fotografia, un'attitudine, un libro, una foto. Lasciarsi rapire, lasciarsi penetrare dalle emozioni che ci suscita, lasciarsi arrivare dentro quel luogo che può aiutarci a compiere il viaggio più importante, quello dentro noi stessi. 

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