In Spagna è stata una grande manifestazione che ha avuto eco in molti altri luoghi contemporaneamente. Come mai i grandi media hanno quasi ignorato l’evento? Da parte nostra va un grande ringraziamento a tutt* le giornaliste, i giornalisti e le/i bloggers che hanno deciso di far circolare la notizia attraverso tutti i canali possibili: il tam tam ha funzionato bene, più di così sarebbe stato impossibile. E infatti nonostante il cattivo tempo, il poco preavviso e, soprattutto, il silenzio dei media, hanno avuto luogo presidi in tutta Italia: ringraziamo anche tutt* quell* che hanno partecipato.
Dalla Spagna arrivano notizie contrastanti: alcune dichiarazioni di ieri di Rajoi parlano di “continuare a difendere i diritti dell’embrione” e “resistere alle offese da parte delle donne”, da altre notizie emerge invece che il PP è spaccato all’interno, dunque al momento ha “congelato” il disegno di legge, staremo a vedere.
Le donne spagnole non si fermeranno. Per il 15 febbraio è convocata una riunione di tutte le reti femministe spagnole: si pensa di indire una mobilitazione internazionale, probabilmente per l’8 marzo; vi terremo informate. Intanto è importante fra noi scambiare impressioni e provare a riaprire uno spazio di discussione su quanto, e se, oggi in Europa sia possibile per tutte le donne di ogni orientamento sessuale fare scelte libere e consapevoli sulla propria sessualità. Sappiamo bene che è prioritario difendere la legge 194, gravemente intaccata dall’obiezione di coscienza e dai tagli ai servizi di prevenzione, ma ancora non è sufficiente.
Proviamo a fare di questa rete un momento di condivisione di informazioni e di idee, per questo sul blog Womenareurope apriremo un post di discussione dedicato, oppure possiamo iniziare a parlare qui sotto.
Un grande saluto a tutt*
WOMENAREUROPE

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