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- Categoria: Womenareurope
- Pubblicato: 23 Gennaio 2014
Sistemando le adesioni alla rete womenareurope si nota una piccola casella con la scritta: ULTERIORI COMMENTI, dentro abbiamo trovato questi pensieri, è bello condividerli con tutte.
PENSIERI E ALTRO DALLE ADESIONI
Mirella Giuffrè: è fondamentale che si costruisca una rete di donne pronte a fare scudo a queste decisioni irrazionali che mirano a riportare la donna indietro di decenni cancellando i diritti che le donne hanno ottenuto con anni di lotte.
Eleonora Pinzuti: In my opinion would be important to add the issues related with lesbian and bisex woman with a simply specification (women of all sexual orientation). Too often we think to a “mother” as exclusively eterosexual and it is not true. I am available to speak about this and to promove actions in that direction.
Nadia Somma: Non si deve tornare all’aborto clandestino. Le donne hanno diritto alla salute e a scegliere la maternita’
Mariapia Tamburlini: Facciamo rete. Se staremo unite riusciremo. Ricordiamoci Simone de Beauvoir che diceva “Quando tutte le donne del mondo…” E’ il nostro omento per dare una spallata risolutiva al patriarcato ancora imperante.
Mirella Giuffrè: L’ attacco ai diritti delle donne deve essere respinto con l’energia che scaturisce dall’unione di tutte le donne….facciamo rete e reagiamo
Giuditta Peliti: Una diffusa rete politica ed europea di donne che difenda i diritti e combatta i soprusi di tutte.
Tina Volpe: MOBILITIAMOCI TUTTE A DIFENDERE I DIRITTI GIà ACQUISITI E QUELLI FUTURI
Gemma (Donne per le Città- Città per le donne) Ho in mano il volume “Atti del Congresso Internazionale Femminile” svoltosi a Roma 16-23 maggio …. 1914 ! Cent’anni fa. Indetto dal Consiglio Nazionale Delle Donne Italiane, svoltosi al Palazzo delle Belle Arti a Valle Giulia. Era il primo internazionale ed era stato preceduto da uno nazionale. Era aperto alle “Donne di Tutto il Mondo”. Il titolo era : ” La donna nella casa, nel lavoro,nelle opere di assistenza e previdenza”. (Ediz. Tipografia Alpina di Augusto Coisson, Torre Pellice,1915 ) E’ una lettura molto interessante e ve ne invierò man mano qualche nota. Comunque anche allora si comprese che occorreva un discorso mondiale, non solo europeo. Diamoci da fare subito , per garantire il diritto di parità rappresentativa, vista la sterilità del diritto di voto. Se no subiremo sempre le leggi che il potere maschile vorrà fare per tenerci al guinzaglio,con l’aiuto delle varie chiese monoteiste. Quando faremo il nostro 1° Congresso Mondiale ? Ciao Gemma
Francesca Koch: Inserisco il comunicato della Casa Internazionale e di altre realtà femministe romane. NOI CON LE DONNE SPAGNOLE : NO ALLA PROPOSTA GALLARDON L’ “antiproyecto de ley” presentato dal ministro della giustizia spagnolo Gallardòn il 20 dicembre 2013 intende cancellare il diritto di scelta all’interruzione volontaria di gravidanza riconosciuto alle donne spagnole dalla legge del 2010 introdotta dal governo Zapatero. Attualmente in Spagna, in linea con la legislazione prevalente in materia nei paesi dell’Unione Europea, la legge stabilisce un tempo – le prime 14 settimane – entro cui è riconosciuto alla donna l’esercizio pieno del diritto di scelta; al contrario, la proposta Gallardon affida ogni decisione ai medici, al giudice, ai genitori . L’aborto inoltre è previsto solo nel caso di violenza sessuale (fino alla 12ma settimana) e di grave pericolo per la salute fisica o psichica della donna, con rischio permanente o duraturo nel tempo, accertato da due esperti (fino alla 22ma settimana). La proposta ignora i risultati positivi del sistema in vigore (p.e. la riduzione di ben 6 mila casi di aborto nel 2012 rispetto all’anno precedente) e, proponendo di punire i medici trasgressori, finisce per incentivare l’aborto clandestino, i viaggi oltre confine, i guadagni ‘occulti’ di chi è’ abituato a ‘monetizzare’ la paura altrui. La proposta Gallardòn è un chiaro tentativo di inferiorizzazione delle donne, di restaurazione del patriarcato, un attacco alla libertà delle donne e al loro diritto di cittadinanza, la cui primaria manifestazione è l’autodeterminazione nel diritto alla salute e nelle scelte riproduttive. Consapevoli della gravità dell’attacco, le donne e gli uomini europei che fanno riferimento alla Carta Europea dei diritti fondamentali, chiedono che la proposta Gallardòn venga immediatamente ritirata, in quanto violazione dei diritti di tutte donne in Spagna e in Europa, un vero e proprio “golpe” autoritario e ideologico. Le donne italiane, da sempre impegnate ad affermare il diritto delle donna all’autodeterminazione, a scegliere liberamente la maternità e a contrastare gli attacchi all’attuazione della legge italiana 194/78, annunciano la loro mobilitazione insieme alle donne spagnole, e a tutte/ tutti coloro che si impegneranno affinché la proposta venga bloccata prima di essere portata alla discussione delle Cortes, e affinchè qualsiasi proposta simile sia condannata quale grave violazione della libertà e dell’ autodeterminazione delle donne .
Claudia Bella: Siamo fortemente convinte della necessità di una Rete di Donne a livello europeo per contrastare le spinte reazionarie ed affermare un’idea diversa di Europa, basata sui diritti, le libertà, il riconoscimento delle differenze e sulla solidarietà.
Elena Dezani Trucco: Recognition of civil rights is not a dance with forward and backward steps.Women’s rights cannot depend on the decision-makers’ mood!
Mara Mariani: la lotta per l’autodeterminazione delle donne è una lotta comune a tutte le donne di ogni Paese!!!!
Diana Balloco: lascio di seguito il link del mio blog dove verranno pubblicate informazioni, iniziative e tutto quanto sarà utile al sostegno del progetto http://womennotafraid.wordpress.com A presto.
Antonella Cotti: lo so che è banale ma il mio sincero commento è – per essere forti dobbiamo essere in tantissime e soprattutto una mobilitazione internazionale, magari tutte il I febbraio in ogni stazione locale con cartelli in difesa della 194 -
Gabriella Lagalla: aderisco come persona consapevole che è in atto l’attuazione di un progetto di smantellamento dei diritti del lavoratore da una parte e quelli di parità di genere dall’altra. Questo sull’aborto completa l’opera perchè incide sulla libertà individuale e sull’autodeterminazione della donna. Ci vogliono normalizzare per ottenere un unico grande gregge di bravi consumatori.
Sandra Vannini: Come donne dobbiamo fare rete x difendere i diritti per i quali abbiamo lottato e per conquistarne altri!!
Fausta Spazzacampagna: Non credo che potrò fare tanto per i miei problemi di età e situazione familiare, però vorrei aderire ugualmente per quel pochissimo che potrò… anche una goccia fa parte del mare! Soprattutto aderisco in pieno con la mente ed il cuore!
Albalisa Sampieri: Care donne, innanzitutto grazie per aver preso questa iniziativa alla quale ho aderito anche con il classico MI PIACE sulla pagina FB. L’attacco in atto in diversi paesi europei e non solo, nei confronti della nostra autodeterminazione é grave e preoccupante: in Spagna il ministro della Giustizia vuol riformare la legge sull’aborto escludendo solo i casi di malformazione del feto proprio quando gli aiuti stanziati dalla Ley de Dependencia (legge che sostiene la non-autosufficienza) sono stati cancellati. Anche gli Stati Uniti stanno cercando di introdurre leggi che penalizzano gravemente le donne e limitano la loro capacità di scegliere se avere o meno figli. La Francia non é da meno e molte associazioni stanno denunciando con preoccupazione il silenzioso e graduale recepimento anche da parte della legislazione francese, di indirizzi antiabortisti ed abolizionisti. L’Italia a sua volta non é immune da questo attacco ed il punto debole della legge ovvero l’obiezione di coscienza, si é rivelato un cuneo pericoloso attraverso il quale renderla praticamente inapplicata. Infine al Parlamento europeo, il boicottaggio alla risoluzione Estrela ha favorito le posizioni degli ultracattolici di destra e del movimento per la vita. Questo tanto per riassumere……ed aggiungere che tutto ciò merita senza alcun dubbio una risposta forte e solidale. Si tratta quindi di ri-tessere i fili delle tante reti che compongono il variegato tessuto del movimento delle donne per rivendicare il nostro diritto alla costruzione di una soggettività in grado di scegliere se, come e quando procreare e consapevolmente libera di disporre del proprio corpo. Ma a mio avviso dovremmo anche superare una posizione di sola salvaguardia dell’aborto legale e riprendere il dibattito su una libertà di scelta più ampia che ponga al centro una vita affettiva e sessuale libera dall’obbligo della procreazione e sostenuta da una reale disponibilità di reddito. Un augurio a tutte noi dunque, Albalisa
Maria Pia Marroni: E’ un impegno maturo e responsabile quello che ci assumiamo in tante in Europa. Una voce profonda che testimonierà la volontà e il valore delle donne nel terzo Millennio.
Chiara Lastri: Mi impegno con tutta me stessa a difendere questa causa
Maria Pia Conte: Penso che l’Europa sia il luogo migliore dove vivere per noi donne grazie ai diritti che siamo riuscite ad ottenere fino ad oggi. Difendendoli difendiamo noi stesse ma anche l’Europa come bacino di una cultura che cerca di basarsi sul rispetto dei diritti umani.
Lucia Bagnoli: Sempre libertà di scelta sul proprio corpo! La salute comincia dalla libertà.
Leggi tutto... http://womenareurope.wordpress.com/2014/01/23/pensieri-e-altro-dalle-adesioni-alla-rete-wae/