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- Categoria: Ricciocornoschiattoso
- Pubblicato: 10 Marzo 2014
“Sappiamo tutti come funziona: se vuoi che le ragazze ci provino devi essere un truzzetto”. Che Mattia, sorseggiando un succo di pera (“il caffè non mi piace”) descrive così: pantaloni a vita molto bassa, coi boxer che s’intravedono. Capello corto, o testa rasata. Cappellino da rapper. Atteggiamento arrogante. “Se sei così – che poi è tutto quello che io odio – allora la tipa ce l’hai a disposizione. Ci fai quel che vuoi”. Ma anche i truzzetti, quando c’è da scegliere una fidanzata, sono perplessi: “Alla fine (e gli amici annuiscono, ndr) cerchiamo tutti una persona affidabile. Non una che cambia idea ogni settimana, che ti fa le corna, che non ha nessun autocontrollo e va a letto con altri quattro tizi. Non c’è niente di sexy in questo. Quelle come la mia ex infatti le odiamo tutti perché sono davvero eccessive”.
(Il Fatto Quotidiano, Sesso a 14 anni, un adolescente: “Se vai male a letto ti rovinano subito via sms” - il grassetto è dell’originale)
Per la seconda puntata della sua inchiesta “Sex and Teens” il Fatto Quotidiano ci propone la lamentela più vecchia del mondo: perché i “bravi ragazzi” non piacciono alle donne?
Lo sanno tutti, è dai tempi della regina Didone che le donne amano lo stronzo. Dovrebbero farci una serie di puntate di Voyager su questo inestricabile mistero.
Prendi una donna, trattala male, lascia che ti aspetti per ore… indimenticabile l’interpretazione di Aldo Giovanni e Giacomo:
Oppure, per dirla con un testo più recente: non chiamo mai, ti cerco solo quando poi ho voglia di assaggiarti e di confonderti – me l’hai insegnato tu (ovvio, è tutta colpa mia) che quando scappi e sei distante ti cercan sempre(perché siamo TUTTE così) il gioco lo comandi tu- Ti chiamo stupida(comando io, e ti ordino di chiamarmi stupida: il classico masochismo femminile) ti prendo pure l’anima e non sai maiquando ritorno. Forse, si, è quel mio essere un po’ bastardo che se ci penso è quello che che che cheti piace di me…(No, è la balbuzie)
A proporci il T-rex di tutti gli stereotipi – il bravo ragazzo abbandonato per il bastardo – è un certo Mattia:
un ragazzo di 15 anni, coi capelli lunghi, la giacca di pelle nera e un viso che ricorda un giovane Johnny Depp, tutto viene in mente tranne che non abbia successo con le ragazze.
Assomiglia pure a Johhny Depp!
Io me lo ricordo, nel lontano 1990, Johnny Depp col giubbotto di pelle che cantava in playback nel film Cry Baby… C’avevo pure il poster in camera.
Il nostro Mattia, invece di infrangere cuori a destra e a manca come il suo alter ego della mia generazione, è ancora vergine. Mannaggia – leggiamo tra le righe il pensiero della giornalista – è incomprensibile questa cosa! C’è qualcosa che non va! Queste ragazze di oggi non capiscono proprio niente, sono delle pazze!
Oltre tutto, Mattia è anche un tenerone:
Mattia non è il tipico liceale: beve poco, non fuma, è ancora vergine e soprattutto “mi fanno schifo quelli che escono con una tipa perché ha un bel culo. Io vorrei solo che fosse dolce, possibilmente simpatica. Che le piacesse la mia stessa musica, metal soft, che condividesse i miei ideali. Poi, certo, dev’essere carina, però non è quella la priorità”.
Lui è bravo, è sensibile. E nessuna se lo fila. Quelle indemoniate fanno pompini dalla mattina alla sera, ma al povero Mattia niente, non c’è neanche una metallara (che però deve essere carina) disposta a guardare il tramonto con lui parlando dei suoi ideali (musica e videotape).
Non so voi, ma io non ne posso più. Di leggere queste buffonate non ne posso più.
Se questa è un’inchiesta il mio blog è il nuovo “Ulisse” ed io sono il James Joyce degli anni 2000.
C’è un’iniziativa, sul blog “La Filosofia Maschia”: Storie malEdette. Confessioni poco pericolose.
Ragazze, partecipate numerose: fategliela vedere alla piccola fan del Johhny Depp de noantri, che vi odia perché siete “eccessive”, dite la vostra senza paura, perché non ve ne deve fregare di meno del giudizio del rosicone né della retorica de Il Fatto Quotidiano.
Questo lanciare messaggi subliminali (si fa per dire) alle adolescenti affinché abbiano più rispetto di se stesse allo scopo di trovare un bravo fidanzatino che non guardi loro solo il culo (dopo aver pubblicizzato l’inchiesta a suon di culi), è ipocrita come la Marchesa de Merteuil che si complimenta con Madame de Tourvel per la sua fedeltà coniugale.
Non è così che andrebbe affrontato il discorso “sex and teens”.
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