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- Categoria: 27esimaora
- Pubblicato: 03 Giugno 2016
Una volta, nel 1948, uno scrittore andò a fare visita a Giorgio Morandi, nel suo studio di via Fondazza, a Bologna. Morandi era famoso per l’umiltà, la riservatezza e quel pizzico di ingenuità con cui condiva i rapporti personali. Per tutto il pomeriggio discussero delle nuove tendenze dell’arte europea – finalmente libera dalle dittature – di libri, della cultura post bellica.
Poi Morandi accompagnò alla porta lo scrittore, abbassò la voce e gli chiese: «Ma davvero a Milano un mio quadro arrivano a pagarlo 20mila lire? Sono davvero ammattiti!».