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- Categoria: 27esimaora
- Pubblicato: 07 Maggio 2016
La scuola dovrebbe occuparsene di più. Parlare di amore, relazioni, sesso. Dei corpi che crescono e cambiano, delle emozioni che si agitano, come stagioni impazzite, dentro cuori impreparati. E invece, dopo 25 anni di proposte, non c’è ancora una legge che istituisca corsi obbligatori. E le scuole non hanno soldi nemmeno per metterli tra quelli opzionali, o se lo fanno incontrano ostacoli burocratici, normativi, ideologici. «Di educazione alla sessualità e all’affettività se ne fa sempre meno, mentre ce ne sarebbe sempre più bisogno: promuove l’educazione di genere, il rispetto tra maschi e femmine, a sostegno della dignità delle persone e del loro percorso di crescita ed evoluzione», dice Alberto Pellai, psicologo che da anni lavora sul tema della prevenzione degli abusi sessuali.