«All’inizio la gente ci guardava come se fossimo atterrate dallo spazio, adesso hanno cambiato idea e quando ci vedono gareggiare, fanno il tifo per noi».

Sono donne e sono arabe, corrono in macchina e rischiano la vita, sono piloti di rally su strada. Maysoon, Mona, Marah, Noor, Betty. Ci sono luoghi comuni che dipingono le donne arabe sottomesse agli uomini, barricate nelle proprie case e avvolte nei propri chador. Ma ci sono documentari capaci di ribaltare stereotipi e pregiudizi e mostrare al pubblico spaccati di realtà oltre i preconcetti.

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