Alcune riflessioni in margine alla legge Cirinnà (su una questione niente affatto marginale)

Passata la tempesta delle tante, troppe (e non sempre civili) discussioni sul disegno di legge Cirinnà, vale forse la pena di tornare su alcuni punti della norma che introduce in Italia l’istituto delle unioni civili per metterne in evidenza due positivi elementi di modernità.

Il primo riguarda la cancellazione dell’obbligo di fedeltà –punto sul quale si è abbondantemente dibattuto- mentre il secondo punto –che non sembra aver attirato particolari attenzioni o riflessioni e sul quale intendo perciò soffermarmi- interessa un problema più volte affrontato dal legislatore e mai risolto in maniera chiara e definitiva: la questione del nome della sposa.

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