A furia di andare in giro a ripetere che «le donne che giocano a tennis sono di una razza inferiore», quello sporco maschio sciovinista (ipse dixit) di Bobby Riggs si prese una ripassata coi fiocchi: 6-4, 6-3, 6-3 da Billie Jean King, davanti ai 30.472 spettatori dell’Astrodome di Houston. Correva a perdifiato, non senza inciampare, il 1973. Quarantatré anni dopo, rieccoci qui a parlare di uomini contro donne e — che volgarità — di soldi immeritati dalle ragazze in crisi d’immagine: il clamoroso caso doping di Maria Sharapova e l’insostenibile pesantezza dell’essere Serena Williams, incapace di vincere dal rocambolesco k.o.

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