Anna Pugliesi

Donne, mafia e antimafia

Il libro, del 2005, è uscito nel 2012 in una nuova versione aggiornata. "Se le donne dei morti ammazzati si decidessero a parlare così come faccio io, non per odio o per vendetta ma per sete di giustizia, la mafia in Sicilia non esisterebbe più da un pezzo". Così diceva nel 1964 Serafina Battaglia, convivente e madre di mafiosi, in un'intervista rilasciata al giornalista Mauro De Mauro. Secondo le idee correnti, confermate dalle dichiarazioni dei mafiosi collaboratori di giustizia, le donne non possono essere affiliate ufficialmente all'organizzazione mafiosa. In realtà la mafia è un'organizzazione rigida formalmente ma elastica di fatto, e le donne hanno avuto, e hanno sempre di più, un ruolo significativo come trasmettitrici della cultura mafiosa e nella gestione delle attività delle cosche, ma anche nel contrapportsi ai poteri mafiosi.
Dalle lotte contadine ad oggi le donne siciliane sono state protagoniste della ribellione contro la mafia. Gli esempi della madre di Salvatore Carnevale e di Peppino Impastato sono abbastanza noti, ma pochi ricordano le donne organizzate nei Fasci siciliani, né hanno avuto l'interesse che meritano le esperienze degli anni più recenti, in particolare quella dell'Associazione delle donne siciliane per la lotta contro la mafia. Gli scritti raccolti in questo volume, superando stereotipi ancora oggi molto diffusi, cerca di dare un'immagine del ruolo delle donne, in negativo e in positivo, più aderente alla realtà. 

Tipologia di Libro: Saggio

Libro edito da: Di Girolamo

Anno di pubblicazione: 2012

Argomenti Trattati: donne e mafie -