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Domenica 4 maggio: è la giornata mondiale di comunicazione e azione sul tema di "esigere la libertà alimentare". Quasi nessuno sa, infatti, che ovunque avanzano nuove leggi, presentate come positive, ma di cui l'opinione pubblica non sa letteralmente nulla. Scopriremo tutto solo davanti al fatto compiuto, e non si potrà più tornare indietro. La giornata internazionale della permacultura è ormai al suo quinto anno: nata come iniziativa australiana locale è cresciuta rapidamente conducendo a una sorprendente intensità e diversità di azioni: vedi ad esempio nel 2012 e nel 2013.
Si tratta in realtà leggi molto pericolose perché da un lato limitano il nostro diritto a cibo sano e alla sua gestione democratica, dall'altro portano garanzie, guadagni, monopoli nelle tasche delle multinazionali e legano le mani ai piccoli coltivatori, con un grave impatto ecologico sulla biodiversità e sulla salute dei terreni. Vedi ad esempio questo post sulla legge euopea che attenta alla libertà dei semi. Da divieti sul latte crudo, alla diffusione abnorme (e spesso calndestina) degli OGM, alla criminalizzazione del risparmio del seme, la realtà è che il diritto più basilare - una volta universale - all'accesso a risorse essenziali è ormai gravemente eroso: letteralmente derubato per il profitto aziendale di pochissimi. E dal momento che l'approvvigionamento di cibo si concentra in poche mani, protette da legge inique, in gioco non sono solo la nostra salute, sicurezza e sovranità alimentare, ma anche la salute ambientale e i mezzi di sussistenza degli innumerevoli agricoltori attivi nel mondo. L'umanità deve recuperare la libertà alimentare, già gravemente erosa, mentre si è ancora in tempo per farlo. Invitiamo a unirsi a questa chiamata per far conoscere la giornata del 4 maggio, diffondere notizie cruciali per la sopravvivenza dell'umanità.
Perché parliamo di "permacultura"?
La permacultura è un sistema di progettazione per il vivere sostenibile che ha preso avvio in Australia negli anni Settanta ed è oggi praticato da milioni di persone in tutto il mondo. Non si riferisce solo alla gestione del cibo, ma anche a energie rinnovabili, risorse agroforestali, gestione degli animali, riciclaggio dei rifiuti, raccolta dell'acqua, edilizia sostenibile, finanza, comunità abitative e riparazione dei territori.
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