Sono emozionata.
Non sono di quelle donne che rigettano la propria fragilità, credo anzi che sia una grande ricchezza e dunque sì, sono emozionata e non me ne vergogno.
Quando ho ricevuto la mail da ‘La Rete delle Reti’ ho immediatamente capito che si stava realizzando un sogno. Ho vent’anni e parlo a nome di un collettivo ucraino – FEMEN - fondato e costituito sostanzialmente da mie coetanee e non mi sono mai stupita dell’appoggio e della passione che condividiamo.




Ma forse, data la mia età e incompiutezza, ho sempre desiderato che le nostre richieste non fossero frutto di un disagio non tanto "giovanile" quanto trasversale: in parole più povere ho sempre desiderato schierarmi al fianco di tutte le donne della mia famiglia e del mio paese per vivere all’unisono lo stesso genere di sentimento.

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