La parte che Parisi dichiara di rappresentare è quella dei presuntimoderati: termine di significato ambiguo e fonte costante di equivoci, in una contrapposizione che vorrebbe comunicare come i moderati siano i depositari di una giusta lettura della storia, di opportune scelte politiche, di una sana saggezza esistenziale. Peccato che non sia proprio così…. Accanto ai (legittimi) conservatori, si collocano i populismi più acri, le omofobie più spinte, le intolleranze a ogni innovazione, anche la più manifestamente necessaria.

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