In una sorta di autobiografia, Rebekah Taussig si occupa di una sorta di discriminazione al quadrato: costretta su una sedia a rotelle e madre di un bambino, analizza i temi della sessualità e del “modello medico” delle persone“non abili”. Che poi, che significa?

L'articolo Non solo donne, ma pure disabili: la doppia colpa che il femminismo ignora proviene da Il Fatto Quotidiano.

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